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Correre la Maratona : con la Mente e con il Corpo

Nello scorso articolo abbiamo parlato della corsa in inverno [leggi l’articolo], mentre oggi iniziamo il Viaggio verso la Maratona del prossimo 18 marzo 2018 che si correrà a Vittorio Veneto: l’Eroica15-18 Marathon.

L’evento è unico nel suo genere: ci sarà UNA sola edizione, il percorso si svilupperà quasi interamente su strade asfaltate, si attraverseranno i centri storici di alcuni dei paesi più belli d’Italia e ci si troverà immersi nelle colline trevigiane, costeggiando i laghi di Revine, affrontando la “Salita degli Eroi” e godendo di incantevoli panorami.

Se il dislivello del percorso di circa 600 metri, non permetterà di battere il record del mondo, la varietà dei paesaggi, gli scorci storici, le piste ciclabili, i saliscendi immersi nella natura, invece, daranno quell’energia in più, quel piacere di correre in luoghi incantevoli e soprattutto chiusi al traffico, che permetterà ai Runners di correre un’altra corsa, una sfida con se stessi, con i propri limiti, con l’Eroe dentro ognuno di noi.

Sarete i nostri Eroi: coloro che aldilà della prestazione cronometrica avranno affrontato magari per la prima volta la mitica distanza di 42 mila e 195 metri!

Ma quando un Runner è pronto per correre la sua prima Maratona?

È una domanda che sempre più amanti della corsa si pongono, perché prima o poi, tutti sentono il desiderio di confrontarsi con questa distanza: all’inizio può sembrare inavvicinabile, una sfida impossibile, ma poi la maggior parte di chi l’ha affrontata, riesce a vincerla. E mai come in questo caso il concetto di Partecipare è sinonimo di Vittoria.

Ma cosa deve fare un Runner per sentirsi pronto per la sua prima Maratona? Come si fa ad avere nel fisico e nella testa quelle caratteristiche che lo porteranno fino al traguardo?

Tralasciando per ora la parte tecnica della preparazione che prenderemo in considerazione nei prossimi articoli, oggi poniamo l’accento sull’aspetto mentale ed emotivo: un podista è pronto per la sua prima Maratona quando la sua Mente è convinta di potercela fare. Quando questa sfida scatena in lui quelle emozioni che valgono mille km di fondo, ripetute e intervall training. La passione, la forza di volontà, l’attitudine, la paura dell’incognito, il dubbio di cosa potrà trovare dopo le colonne d’Ercole al 32° chilometro, la dedizione e l’ebbrezza della sfida. Tutto ciò è la base alla quale aggiungere poi gli allenamenti.

La Maratona da un punto di vista fisiologico è una delle sfide meno naturali e automatiche che il corpo umano possa sostenere. Come afferma splendidamente il Prof. Tim Noakes: “Dio, nella sua infinita saggezza, ha stabilito per l’uomo un limite di distanza di corsa che si aggira sui 32 km, limite imposto dall’inadeguatezza delle scorte del carburante primario del maratoneta: i carboidrati. Noi, nella nostra umana saggezza, abbiamo stabilito che la distanza di una Maratona deve superare i 42 km. È in quella “terra di nessuno”, che inizia dopo il trentaduesimo km, che risiede l’irresistibile fascino della Maratona”.

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Samurai_armor_-_Higgins_Armory_Museum_-_DSC05521.JPG
By Daderot (I took this photograph.) [Public domain], via Wikimedia Commons
E’ in quella “terra di nessuno” che emergono dentro ogni Runner forze fin prima sconosciute, energie che nessun integratore può fornire, e che fanno di un semplice Runner un Maratoneta.

Per Lo scrittore Mauro Covacich,del quale vi consigliamo il libro A perdifiato“il Maratoneta è un Samurai senza spada. E la maratona è un’arte marziale. Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. Lo sport non c’entra niente. Vorrei dire: Resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga è la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa. La mente è la rete in cui il mio avampiede, il mio cuore, il mio glicogeno, i miei desideri, la mia memoria, tutto me stesso dialoga con tutto me stesso e con ciò che dall’esterno modifica o può modificare me stesso”.

Anche per questo e per la condivisa consapevolezza del Viaggio che la mente fa durante una Maratona, tutti noi di Eroica15-18,  accoglieremo ognuno ei partecipanti alla nostra Maratona come veri Eroi.

Il Viaggio verso il prossimo 18 marzo 2018 continua, in ognuno di noi, con tutti coloro che vorranno condividere la nostra passione, il nostro Amore per la Corsa.

Nei prossimi articoli continueremo a scoprire l’universo Maratona e quanto affascinante sia il Viaggio verso il traguardo e passo dopo passo ci prepareremo a Eroica15-18.

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