Abbigliamento, riscaldamento, respirazione, consigli e curiosità sulle maratone invernali.
“Ho visto un runner che correva per amoreeee… ne ho visto un altro che col freddo più non va”
Battisti non ci perdonerà per questa versione di “Dieci ragazze”, ma ci sembrava perfetta per introdurre l’argomento.
E’ arrivato il freddo o almeno sta arrivando e le avvisaglie ci sono tutte.
L’autunno è il momento in cui i jogger appendono le scarpe al chiodo, ed i runner iniziano a tirare fuori il carattere. Uscire diventa più difficile, le prestazioni diminuiscono un po’ e serve tanta motivazione: ecco quindi alcuni suggerimenti utili a contrastare le insidie del freddo e godersi il piacere della corsa.
ABBIGLIAMENTO
Se d’estate una t-shirt in cotone ed un paio di pantaloncini corti erano già considerabili “abbigliamento consono”, d’inverno servono tessuti più tecnici e modelli più conformati. L’errore più comune è quello di vestirsi molto, aggiungendo una felpa, magari una giacca pesante, pantaloni della tuta in cotone spesso, beh… questa tecnica non funziona, rende solo più scomoda e difficile la corsa e non preserva dal freddo.
Andiamo per ordine, prima di tutto valutiamo quanto freddo fa, e nel farlo consideriamo che durante la corsa la percezione della temperatura esterna aumenta di circa 10°, quindi se fuori ci sono 5 gradi consideriamo un abbigliamento idoneo per i 15°.
Iniziamo dall’alto: se fa freddo, la testa, le orecchie ed il collo vanno coperti. Il capo disperde circa il 30% del calore corporeo, quindi un berretto o una fascia sono utilissimi per evitare che il nostro tepore interno ci lasci anzitempo. Se i vostri capelli vi hanno già abbandonato e con loro se n’è andata anche la protezione della parte superiore della testa, il berretto va bene, ma se potete ancora contare sul vostro sinuoso ciuffo alla Elvis, allora consigliamo la banda elastica che protegge meglio anche le orecchie.
Se fa particolarmente freddo, preferite quelle con interno in pile (le bande, non le orecchie). Per il collo è perfetta una fascia, utilizzabile anche per coprire naso e bocca e favorire il riscaldamento dell’aria inspirata, se necessario.
Per il busto, il consiglio è di usare maglie a maniche lunghe realizzate in tessuto tecnico, meglio se con polsini ad anello dove inserire il pollice e che restino ben aderenti al corpo. D’inverno il cotone è da evitare come le buche, perché il sudore lo raffredderà molto velocemente e vi darà la sensazione di avere uno straccio bagnato addosso. Se fuori è umido o molto freddo, aggiungete una giacca antivento impermeabile ma traspirante.
Per le gambe la questione è molto soggettiva: se preferite il pantalone corto, va comunque bene, non ci sono leggi che ne vietino l’uso d’inverno, ma deve essere ben aderente per non far passare aria gelata ai piani superiori e mantenere la temperatura muscolare costante. Se invece siete aperti alla calzamaglia “Nureyev”, avete il nostro appoggio incondizionato. Scegliete quella più giusta per voi, considerando la conformazione al vostro corpo, la giusta elasticità specialmente in vita e nelle ginocchia, ovviamente il tessuto tecnico che più vi convince e la presenza di bande catarifrangenti. Come sempre, non scegliete l’abbigliamento solo in base al colore o alla grafica, ma considerate preferibilmente le caratteristiche tecniche…. vi conosciamo, mascherine!
Consigliamo assolutamente l’uso dei guanti e di calzini più spessi (ma attenzione a non eccedere, possono modificare la calzata della scarpa e quindi influire sull’appoggio) e per quanto riguarda le scarpe, preferite modelli con suole più scolpite per avere più grip e stabilità anche in presenza di fango o neve.
RISCALDAMENTO
La fase del riscaldamento è sempre importante, ma d’inverno è cruciale. Muscoli, tendini e legamenti hanno bisogno di più tempo per scaldarsi quindi dedicate più attenzione allo stretching e camminate per una ventina di minuti prima di iniziare la corsa, questa buona abitudine aiuta ad evitare inutili traumi. Un riscaldamento efficace aiuta anche a migliorare la postura, che d’inverno può irrigidirsi a causa del freddo.
Vi è mai capitato nelle vostre uscite invernali di vedere runner che sembravano spaventapasseri animati? Ecco, stiamo parlando di questo.
RESPIRAZIONE
Inspirare aria troppo fredda può irritare i tubi bronchiali, i polmoni e le mucose causando tosse, bronchiti e altri piacevolissimi malanni invernali. Al contrario, correre all’aria aperta anche se fa freddo aiuta il corpo a rafforzare le difese immunitarie contro raffreddori e influenze, meglio di un vaccino. Per evitare fastidi, quando fuori si gela è utile mettere una fascia davanti a naso e bocca. Respirando con il naso l’aria introdotta percorre una distanza maggiore prima di arrivare ai polmoni quindi si riscalda meglio ma, se l’allenamento è intenso, inspirare solo con il naso non sarà sufficiente a soddisfare la richiesta di ossigeno del corpo, quindi avrete problemi di respirazione e probabilmente sentirete il tipico dolore al fianco. Inspirare con naso e bocca attraverso una fascia può essere inizialmente fastidioso ma portate pazienza, diventerà una sana abitudine invernale.
In chiusura, vi avevamo promesso qualche curiosità, quindi ecco alcune chicche sulle maratone invernali :
Al 3° posto si posiziona la Midnight Sun Marathon, che come dice il nome si corre al sole di mezzanotte a Tromso in Norvegia. E’ la maratona più a nord del pianeta e la sua versione invernale significa solo 3 cose: neve, ghiaccio e… orsi polari.
Il 2° posto spetta di diritto a Wim Hof, un runner decisamente speciale. La sua ultima impresa è stata correre una mezza maratona in Finlandia, nei pressi del Circolo Polare Artico. Niente di strano fin qui, a parte il fatto che Wim ha corso i suoi 21 km scalzo, indossando solo un paio di pantaloncini e ad una temperatura di -35°. Praticamente un Calippo.
In cima al podio sale la Likeys 6693 Ultra. Solo alcuni dati : 560 km, temperature mai sopra i -10°, forti venti gelidi, probabilità di congelamento altissima. Ultimo dettaglio, vista la lunghezza della “maratona” i partecipanti devono correre trascinandosi dietro una slitta carica di provviste. Consigliata ai principianti.
Web runners, buona corsa a tutti!