Skip to content

UNA CORSA LEGGERA – capitolo 8

Andreas è riconoscibile all’istante, tuta nera a fasce bianche, ma soprattutto per il suo modo di correre: assomiglia a un corridore di atletica piuttosto che a un calciatore. Avrei voluto calciare anch’io, i giochi di squadra mi affascinano, giocatori complici, uniti a raggiungere un unico obbiettivo, la vittoria.

«Ciao Andreas, sei bello sudato, dai cambiati, ti va se ti accompagno a casa?» gli dico. «Ok, dammi due minuti che saluto gli amici e arrivo» risponde. Mi sono offerto di accompagnarlo a casa senza avere la più pallida idea di dove abiti.

Percorriamo la ciclabile illuminata da una luce giallo caldo, la foschia copre il fiume, assomiglia a una grande coperta bianca, sembra proteggere gli animali che ci vivono. Attraversiamo la provinciale e camminiamo verso il centro storico. Andreas cammina veloce e si diverte a saltare verso l’alto, allunga il braccio cercando di toccare con la mano i lampioni dei sottoportici come fa un giocatore di basket con il canestro, salta dentro i quadrati di marmo bianco e rosso, come quando da bambini ci si divertiva a saltare con un piede negli spazi disegnati sulla terra “il gioco della campana”.

La via che porta alla casa di Andreas è deserta, vicino ci sono le scalinate che portano al santuario. Mi racconta che tutte le mattine va al lavoro correndo ed è in questo modo che si tiene in forma. Gli dico «Hai voglia di partecipare alla Maratonina della Vittoria? Se vuoi ci possiamo allenare insieme, è un peccato che non sfrutti questo tuo talento» «Va bene Tony, a domani sera, ciao» risponde Andreas.

La temperatura è bassa e c’è un po’ di umidità …

un racconto di Sergio Rosolen

Condividi l'articolo:

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram
Condividi su email
Email
Play Video

Tutte le foto della Maratonina della Vittoria 2023

Cliccando i tasti qui sopra potrete accedere all’intere gallery  e scaricare le vostre foto in hd: le foto sono sequenziali dal primo all’ultimo passaggio