Una storia speciale: Giulia Candiago a Eroica15-18

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#raccontalatuastoria 

Anche questa è una storia speciale. Fatta di Azione, Scoperta, Innovazione, Armonia, Emozione. Lo Sport, e in questo caso la corsa, raccontato dietro le quinte, dall’interno, dove nascono le vere Storie di Sport. giulia-candiago_smile_racconta-la-tua-storia_blog_eroica15-18Ogni storia di sport è una storia speciale, particolare, ricca di significati intimi, unici. Ogni esperienza legata alla Corsa porta con sé simboli, emozioni, esperienze che poi diventano germogli e fanno nascere altre Storie, condivisioni, avventure o semplicemente sublimi momenti di Vita.

In attesa di vivere direttamente le storie dei numerosi protagonisti che parteciperanno alla Eroica15-18 Marathon, oggi abbiamo il grande piacere di raccontarvi l’esperienza di Giulia Candiago.

Giulia ha condiviso con noi il suo percorso: dallo sci ai massimi livelli, alla Tv, dove oggi racconta lo sport nella bellissima trasmissione di Rai Sport “BACK, lo sport raccontato dietro le quinte”. Lo sport vissuto da un altro punto di vista, dove Giulia racconta con la sua carica il dietro le quinte e presenta stupendamente la passione, le emozioni che lo sport regala.

Dallo scorso anno però Giulia trova dentro sé stessa il fascino di un’altra sfida chiamata Maratona e inizia a scrivere una nuova Storia.

“Ho sempre voluto mettermi alla prova e ho sempre amato la competizione, ma la Maratona è qualcosa che va al di là della gara stessa, perché non si tratta di una giornata sola, ma di un lungo percorso che fai per arrivarci. Nella mia testa ho sempre visto la Maratona un traguardo impossibile perché essendo io abituata ad uno sport di breve durata ed esplosivo la preparazione ad ore di corsa erano mentalmente difficili da affrontare”.

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In effetti passare da sforzi massimali, in cui la forza esplosiva ed elastica la fanno da padrona ad allenamenti estensivi e “blandi”, non è per nulla facile. Soprattutto per atleti che, come Giulia, hanno cercato e trovato i propri limiti fisici e agonistici. Inoltre abituare la mente a cambiare focus e modalità operativa è altrettanto complicato.

Nello sci tutto succede in qualche millesimo di secondo: la concentrazione è tutta focalizzata su ogni singolo muscolo del corpo, che deve eseguire movimenti fluidi, ma contemporaneamente potenti, calcolare la distanza e la velocità, misurare le risposte della neve per impostare al meglio la prossima curva.

Nella Maratona l’adrenalina si trasforma in costanza, determinazione, attitudine alla pazienza: il traguardo non arriverà in un paio di minuti, ma almeno in un paio d’ore. La mente impara così una nuova dimensione, impara ad ascoltare le reazioni dei muscoli che poco a poco si modificano e si fortificano man mano che aumentano i chilometri percorsi.

La corsa però è ricca di sorprese e spesso l’aiuto a cambiare e migliorare arriva proprio da chi ti corre a fianco. Lo afferma Giulia stessa: “Ma ho trovato il gruppo che mi ha coinvolta e con il mio ragazzo abbiamo intrapreso quest’avventura magnifica che ci ha portato a fare due Maratone in un mese, una vera e propria follia, pagata con gli interessi durante la Maratona di Venezia che ha risentito del poco tempo di recupero avuto dopo Berlino.

Ma sono i mesi di preparazione che contano: ore e ore di corse fatte insieme, vera e propria sofferenza ma la soddisfazione di finire i 42,195 km ripaga di tutti i dolori. Vedere attorno a te migliaia di persone che stanno facendo la stessa cosa ti spinge anche quando stai per mollare.

È già diventata una droga anche se devo stare attenta alle mie articolazioni provate da lunghe discese e sottoposte a sforzi molto intensi altrimenti mi ritrovo a 50 anni zoppicante a vita”.

Conoscendo la determinazione e la caparbietà di Giulia oltre che alla sua capacità di allenarsi con professionalità questo non accadrà di certo, e contiamo di vederla presto, impegni televisivi permettendo, correre la sua Storia in una nuova Maratona.

Qual’è la tua storia? Vuoi raccontarla a Eroica15-18? Scrivici a: info@maratoninadellavittoria.it

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