Giorgio Calcaterra alla Eroica15-18 Marathon

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E’ una Maratona collinare, un Trail, una Ecomaratona e un Viaggio tra laghi e borghi medievali tutto insieme: è Eroica15-18 Marathon. E come vi avevamo promesso, iniziamo a svelare le sorprese legate a questo bellissimo appuntamento.

Eroica15-18 incarna quello spirito combattente che in modo naturale si riversa poi nella corsa, nel coraggio di non stare fermi. Cento anni fa lo spirito di ricostruire, case, famiglie e città, mentre ora c’è la voglia di rinnovare la propria forza, il proprio benessere, recuperare una libertà di movimento che la corsa regala a chi è disposto a dedicarci impegno, fatica e sudore.

Perché Eroica15-18? Perché il percorso non è facile, non è piatto e, come la vita, non è monotono. E’ vero, puro e ti chiede impegno. Ma poi ti ripaga, con panorami, laghi, borghi medievali, il traguardo, la vittoria. La tua Vittoria: per esserci stato, per aver partecipato e per aver condiviso con moltissimi altri Runners un’esperienza unica.

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Eccoci quindi alla prima sorpresa: un motivo in più per non mancare alla Eroica15-18 Marathon è la straordinaria partecipazione di chi della Corsa ne ha fatto un’opera d’arte, pur mantenendo una grandissima umiltà e un profilo sempre schivo e mai sopra le righe, nonostante tutti i suoi successi. Un uomo che è convintissimo che tutto ciò sia naturale. Parliamo di Giorgio Calcaterra, per il quale basta citare solo qualche numero: 12 vittorie consecutive allla 100km del Passatore, 3 volte Campione del Mondo di Ultramaratona, l’uomo che ha corso 2 maratone in un giorno, l’atleta che ha concluso bel 16 Maratone in un anno sotto le 2h20’, ma ci sarebbe molto altro ancora da dire e lo faremo prossimamente.

Giorgio si definisce un uomo nato per correre: «Nato per correre è una frase che ho sentito spesso, anche dal famoso Bruce, lui cantava Born to run, ma il suo era un altro correre. Io ho dato questo titolo a una pagina del mio diario pensando alla corsa come sport, pensando alla corsa a piedi, al mio sport preferito».

Bellissima questa sua frase quando parla della corsa: «Quando vi dicono che la corsa è fatica non gli credete. Se correte nella giusta maniera la corsa non è fatica, la corsa è gioia».

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Un motivo in più per correre con noi il prossimo 18 Marzo 2018 alla Eroica15-18 Marathon, per Correre nella Grande Bellezza. Potrete condividerla con Giorgio Calcaterra un grande campione di Vita prima di tutto e del Running lungo il percorso più bello del mondo.

Correte anche voi con Giorgio Calcaterra insieme a tutti noi!

Iscrivetevi alla Eroica15-18 Marathon a questo link!

Vi aspettiamo a Vittorio Veneto.

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Be An Hero: Donna e Maratona!

#BeanHero Donna e Maratona: Roberta Gibb Boston 1966
Cosa vuoi fare? No, scusa, spiegami bene, correre? E che c’è di strano? Infilati un paio di leggings esci e vai a correre, perchè ti lamenti donna!

“No, non hai capito : IO VOGLIO CORRERE LA MARATONA!”

Ti consideravano troppo debole, si diceva infatti che una donna è incapace di sopportare uno sforzo così prolungato. Ma non ti sei mai arresa a quei luoghi comuni. Oramai avevi trovato il modo di allenarti senza farti vedere tanto: ti immergevi nei boschi intorno a Boston e liberavi gambe e cuore in uno dei modi più belli e antichi di esprimere se stessi, correre liberi in natura. E ti sentivi una donna diversa, più ricca dentro, più forte.

Ma la Maratona è La Sfida, quell’impresa che va oltre ogni sogno di runner anche tra i maschietti, figurarsi per una donna. Infatti quel richiamo è troppo forte per essere ignorato. Quel miraggio, misterioso e ben poco esplorato rinchiuso in 26.2 miglia non si sfuma, anzi. E il tuo coraggio diventa ancora più forte di fronte al rifiuto da parte degli organizzatori della Boston Marathon, quando ti hanno risposto che la competizione era aperta solo agli atleti maschi.

“Erano tempi allucinanti ma anche stimolanti, la guerra in Vietnam, Kennedy assassinato, i diritti civili calpestati e difesi. Ma di donne niente, nessuno ne parlava. Eravamo esseri umani di seconda mano” Roberta Gibb

Così hai preso un autobus e da San Diego, dopo 4 giorni di viaggio sei arrivata a Boston. TI sei attaccata al viso una barba finta, ti sei nascosta tra i cespugli e donna_maratona_volti-eroica15-18_the-joy-of-running_marathon_vittorio-veneto… …. …. poi Via!

E nonostante corressi con le scarpe di tuo fratello, hai superato la Heart Break Hill e con crampi e piedi sanguinanti sei arrivata all’arrivo in 3:21’.

Hai aperto una nuova Via e hai corso per molto di più che raggiungere un traguardo personale, hai corso per cambiare il modo di pensare della gente, anche di molte donne. In quel momento in America, la maggior parte delle donne, in America come altrove, aspettava, secondo te, che qualcuno le sposasse, non di trovare un occupazione e l’autonomia personale. Nel ’65 eri già in grado di  correre per 40 miglia senza mai fermarti. E ti chiedevi: “Perché mai non considerano le possibilità fisiche di una donna?”. Hai iniziato la tua rivoluzione chiedendo di partecipare alla Maratona di Boston. Ma ll direttore di gara, ti rispose con disprezzo affermando che una donna non saebbe mai stata capace di sopportare mentalmente 26 miglia. E poi si appellò alle regole, al regolamenteo di allora che impediva ad ogni donna di partecipare.

Tu invece hai pensato che quella fosse una ragione in più per cambiarle queste dannate regole. E così fu: nonostante tutto e tutti, sei partita e hai vinto la sfida, hai realizzato il Sogno.

 

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